giorno 1 d.T.

Leggo tanti post di gente che si lamenta di ciò che è successo ieri allo stadio olimpico e in tante case... 

Non era un funerale, cazzarola, e no, non si è esagerato. 
Stiamo parlando di EMOZIONI! Le emozioni non vanno controllate bisogna dargli spazio, belle, dolorose o brutte, e bisogna anche imparare ad essere anche solo un tantino empatici.

Io purtroppo lo sono molto e piango spesso, ieri personalmente quando ho pianto piangevo per le emozioni che provava Andrea, per quelle che provavano Francesco e Luca, ho pensato alla mamma e al papà di Totti, ai suoi figli, ai suoi amici, ho pensato a lui e al significato che tutto questo aveva per queste persone e mi sono commossa, certo la mia vita non cambierà perché lui non gioca più, ma la vita di tanti sì e questa cosa mi ha toccata.

In ogni caso non ci ho visto un funerale, ho vissuto una festa dove il festeggiato ha festeggiato giocando a pallone nello stadio più importante della sua carriera. Gli invitati, i suoi tifosi, i tifosi dello sport in generale e i tifosi delle persone che hanno un senso che va al di la dei ruoli e delle squadre, hanno partecipato ed è stato commovente. Le lacrime erano tutte belle, piene di tanti significati, ognuno aveva il suo motivo per piangere. e tutti si sono sentiti liberi di farlo.

Chi ci ha visto un funerale non ha capito il senso del suo discorso di addio. 25 anni nella vita di una persona sono tanti, era un bambino, oggi è un uomo. 

Chissà se quando andrò in pensione io sarà uguale... 

Qualcuno mi ha detto "chissà se quando si ritira Parolo, succederà lo stesso..." io ieri ho chiesto chi fosse Parolo, non ho mai chiesto a nessuno chi fosse Totti.

A laziali! 

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