soluzione

mio figlio cinquenne alla vaccari lo ha portato il papà di un'amichetta che abita nella stessa via. l'ho baciato sotto il portone (mio figlio, non il papà dell'amichetta). 

quello piccolo lo ho portato a via greve con la macchina, ci sarei potuta andare anche a piedi, ma non sapevo bene quanto era lontano e poi sono pigra di natura. 

oggi ne vado a prendere prima uno alle 13,30 e poi uno alle 16,00. 
dalla prossima settimana torno a lavoro, non li andrò più a prendere io. mi farò aiutare da mio marito o dalle mamme e dai papà dei compagnetti.
finché staremo in questa situazione il grande non credo lo potrò mai portare io a scuola perché il piccolo in questo momento ha più bisogno di me all'entrata. è una gran rottura di cazzo (scusate il francesismo) ma bisogna trovare soluzioni alternative. via greve non è la scuola dei miei sogni, ma è una situazione provvisoria e necessaria. ai bambini fa bene andare a scuola, staccarsi da noi, trovare la loro strada.

non penso di avere ragione. ognuno fa le sue scelte. ho bisogno di andare a lavorare, ho bisogno che i bambini frequentino la scuola 8 ore al giorno. certo fossero stati dislocati nella stessa scuola sarebbe stato ottimale. ma al comune hanno necessità di sistemare centinaia di famiglie. che gli importa di me nella mia singola esperienza di disagio? è giusto così. mi hanno offerto una soluzione. mi organizzo di conseguenza.

se pensate che riuscite a gestire la vostra situazione in altro modo. prendete le vostre decisioni. tenete i bambini a casa per questo periodo. non è scuola dell'obbligo. ora però rimbocchiamoci le maniche

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